Oggi ho passato praticamente tutto il giorno in casa, un po’ a riposare e un po’ a fare i compiti, non sono uscito né a fare colazione né pranzo, non avevo nemmeno troppa fame. Mi sono trovato con Ivan, il ragazzo italiano, per fare quattro passi e andare a mangiare qualcosa.

Abbiamo deciso di andare completamente a random, giunti alla 73th Street, sulla 3rd Avenue, ho visto dalla parte opposta della strada un’insegna che mi ha attirato “Dallas BBQ“, così da lontano sembrava un ristorante abbastanza alla buona, quindi magari si poteva spendere poco.

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Questa sera sono stato alle porte aperte (open house) del ICP (International Center of Photography), dove hanno prima spiegato in generale cos’è l’ICP e quali corsi full-time ci sono: Master in Fine Art (MFA) in collaborazione con la Bard (2 anni) e due corsi della durata di un anno: General Studies e Documentary Photography and Photojournalism, come ho già scritto l’altra sera.

Come forse si era capito, a me interessa -da ormai diversi anni- quello di fotografia documentaristica e fotogiornalismo.

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Ieri in teoria doveva uscire il risultato definitivo della simulazione d’esame (che in teoria doveva uscire lunedì ma poi è stata posticipata), questa mattina però invece di trovare il risultato, non avevo più nemmeno la possibilità di guardare il risultato delle altre parti. Sono quindi andato a scuola un po’ in anticipo per parlare con il responsabile e ha verificato. Per prima cosa non ha idea di perché non lo vedo, ma mi ha confermato che ho preso: 30/30 alla lettura, 30/30 all’ascolto e 24/30 allo scritto, mentre la mia parte preferita, cioè l’orale, che ho fatto con un grosso sforzo… risulta non esser mai stata registrata!

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Oggi non è stata una giornata particolarmente interessante, forse anche perché non ha smesso un attimo di piovere da quando mi son svegliato. Dopo scuola sono tornato a casa e sono rimasto qua tutto il pomeriggio fino a quando sono uscito per andare al ICP a fare la terza lezione di “The Art of Photo Essay”.

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Questa sera mi sono trovato ancora con Simone e dei suoi amici e siamo andati a mangiare in una delle steakhouse più famose di New York, la Gallagher’s, a due passi da Times Square, per l’esattezza al 228W 52th St.
Già dalla vetrina, che vedete cliccando l’immagine qua a lato, si potevano ammirare i pezzi di carne che rimangono ad invecchiare per 21 giorni alla temperatura costante di 36F (circa 2.2°C) per raggiungere la morbidezza in modo naturale.

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Oggi dopo scuola mi sono trovato con un amico che ho conosciuto via web diversi anni fa perché mio “omonimo di cognome”, ovvero Simone Cortesi, di Pavia, che però non sono mai riuscito ad incontrare dalle nostre parti ed ho scoperto che questa settimana si trovava a New York tramite un check-in fatto da lui su Four Square (4sq), presso un bar ad un isolato da dove mi trovo io! Se non son coincidenze queste…?!

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