Nuovo giorno, nuovo museo. Ormai il tempo stringe e di cose da visitare ce ne sono ancora parecchie. Questo pomeriggio dopo scuola sono venuto a casa un po’ a rilassarmi e poi sono uscito per andare al The Jewish Museum che si trova qua vicino, per la precisione tra la 92th Street e la 5th Avenue.

Il motivo che mi ha portato a questo museo, come potrete facilmente intuire, era una mostra fotografica, per la precisione The Radical Camera: New York’s Photo League, 1936-1951 (che è aperta fino al 25 marzo 2012).

La Photo League nasce nel 1936 come cooperativa di fotografi amatori e professionisti con lo scopo di “rimettere la macchina fotografica nelle mani degli onesti fotografi che (…) usano per fotografare l’America” (cit) ed è rimane attiva fino al 1951. Tra i suoi membri si possono trovare tanti nomi dei più importanti fotografi di quei decenni, per esempio: Paul Strand, Berenice Abbott, Margaret Bourke-White, W. Eugene Smith, Arthur Rothstein, Richard Avedon, Weegee, Robert Frank e Ansel Adams.

“A photograph is as personal as a name, a fingerprint, a kiss. It concerns me intimately and passionately.”
— Sid Grossman

Tornato a casa ho risposto ad un po’ di mail di lavoro, cenato e poi sono uscito a fare un giro sulla Fifth Avenue con Ivan, siamo passati nella Trump Tower (più che altro per scaldarci visto che da vedere c’è poco, ma ho fatto una fotografia all’albero di Natale), poi siamo entrati un attimo a vedere la St. Patrick’s Cathedral (l’arcidiocesi di New York) e poi un giro nel Saks (centro commerciale principalmente con cose di marca).

Usciti ci ha raggiunti l’amico di Ivan con cui abbiamo fatto ancora un giro che sarebbe finito al Apple Store (tanto per cambiare, ma se non altro è un buon posto per scaldarsi prima di andare a prendere la metropolitana), ma prima di entrare abbiamo fatto tappa al FAO Schwarz che dovrebbe essere il più grande negozio di giocattoli al mondo (presumo che il secondo sia il Toys’R’us di Broadway visitato un paio di settimane fa); qua si trova il famoso The Walking Piano suonato da Tom Hanks e Robert Loggia nel film Big.