Hugo Cabret

Ieri mi sono dimenticato di aggiornare il blog…. ops!
Durante il giorno non ho fatto granché, anzi direi proprio nulla. La sera invece sono andato al Rathbone’s con Ivan  a bere una birra e visto che avevamo un po’ di fame abbiamo ordinato delle ali di pollo da dividere, però erano parecchio piccanti quindi io mi sono ordinato un cheeseburger.

Oggi invece sono andato a comprare (finalmente) le scarpe per quando nevicherà, anche se forse non c’erea tutta questa fretta visto che oggi c’erano 18°C. Ad ogni modo non ho trovato le Merrell che volevo, ma ho comprato le Momentum Snow GTX della Garmont (che non riesco a capire se è italiana oppure no), che ho trovato molto comode e sono state anche recensite molto bene da persone che le hanno provate al freddo (infatti tengono fino a circa -40°C). Tra l’altro al EMS (Eastern Mountain Sports) c’era il 20% di sconto, che fa sempre piacere!

Stasera invece sono andato a vedere il nuovo capolavoro di Martin Scorsese: Hugo 3D.
A parte aver visto il trailer e qualche cartellone, non sapevo praticamente nulla di questo film che qua a New York è uscito nelle sale l’altro ieri per Thanksgiving. Consiglio assolutamente di andarlo a vedere!
Dopo il “continua” trovate il trailer, seguito da una descrizione dettagliata, ma questa contiene spoiler.
Il prossimo film che vedrò qua a New York probabilmente sarà My week with Marilyn Monroe e poi sotto Natale andrò a vedere The Adventures of  Tintin di Steven Spielberg e Peter Jackson, che qua uscirà il 21 dicembre (ma a Lugano pare sia già uscito da almeno 2 o 3 settimane… cosa che non mi so spiegare!), in compenso Hugo in Italia uscirà probabilmente il 3 febbraio 2012.

Basato sul racconto The Invention of Hugo Cabret di Brian Selznick e ambientato nella Parigi degli anni ’30, il film diretto da Scorsese racconta la storia romanzata di Georges Méliès, uno dei creatori del cinema insieme ai fratelli Lumière e soprattutto l’inventore degli effetti speciali (grazie al suo passato di prestigiatore ed illusionista).
Il film non è però incentrato su Méliès, bensì su Hugo, un orfano che costretto a vivere nella stazione di Montparnasse con lo zio alcolizzato. L’unico ricordo del padre è un automa rotto che cerca di aggiustare, vista la sua dote a riparare qualsiasi cosa, ereditata dal padre orologiaio. In stazione la vita però non è semplice e a complicargli la vita c’è l’ispettore della stazione (interpretato da Sacha Baron Cohen, noto soprattutto per Borat) e Papa Georges, il proprietario di un piccolo negozio di giocattoli che lo sorprende a rubargli un topino meccanico (di cui avrebbe usato gli ingranaggi). In stazione conosce però anche Isabelle, figlia adottiva del negoziante.
Insieme ad Isabelle, che possiede una chiave speciale a forma di cuore, Hugo riesce finalmente a far funzionare l’automa, che disegna la locandina di viaggio nella Luna. Curiosi i due iniziano ad indagare e scoprono che il padrino di lei è in realtà Georges Méliès.

La trama è molto bella, la colonna sonora non è da meno e con l’intreccio di effetti speciali di questo film in 3D misti a spezzoni di film storici (Viaggio nella LunaL’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, …) il regista Martin Scorsese ha creato un film magico su chi per primo ha portato la magia nei film.

Il film ci è stato consigliato dal fotografo Palmer Davis durante la scorsa lezione, infatti non mi ha sorpreso per niente leggere questa citazione su Wikipedia nella pagina a riguardo di Méliès:

Jean-Luc Godard ha schematizzato la divisione che di solito si fa in due filoni del cinema delle origini: uno dipendente dal cinema dei Lumière, che avevano scoperto “lo straordinario nell’ordinario” e uno derivato da Méliès, che aveva trovato “l’ordinario nello straordinario”.

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