Questa mattina mi sono alzato relativamente presto e aver fatto un paio di telefonate sono andato a fare un giro a Central Park approfittando degli ultimi momenti di quasi-sole visto davano pioggia per il tardo pomeriggio, in realtà è arrivata prima. Ho colto l’occasione per scattare un po’ di fotografie sia con la Fuji sia con l’iPhone.

Volevo provare una nuova app che ho scaricato nei giorni scorsi: Hipstamatic Disposable, che oltre a simulare le vecchie macchine fotografiche come faceva già Hipstamatic originale, questa obbliga a scattare 24 fotografie (come i vecchi rullini) prima di vedere il risultato… e -se ho ben capito- ogni rullino ha degli effetti diversi.

Aspettando l’arrivo Ivan ho fatto uno spuntino verso mezzogiorno da un furgoncino (in realtà era enorme) di fronte al museo, ho mangiato un knish, una polpettina di patate, cipolle e formaggio (anche se ne esistono varie versioni con carne e/o altre verdure).
Purtroppo oggi, causa vacanze e brutto tempo, non siamo stati gli unici ad aver avuto l’idea di visitare l’American Museum of Natural History (dov’è ambientato il film Una notte al museo) e il caos ci ha fatto entrare da due entrate differenti e con un bel po’ di ritardo.

Abbiamo visitato poche sale e di sfuggita, più che altro andavamo direttamente a vedere ciò che ci interessava sorvolando il più perché l’ammasso di gente era quasi insopportabile e non nascondo che a volte mancava pure l’aria.
L’unica sala dove forse si riusciva a respirare e muoversi decentemente era forse la più grande -e tra quelle che più mi interessavano- ovvero la Milstein Hall of Ocean Life dove si trova la ricostruzione di una balenottera azzurra a grandezza naturale!

L’altra sala che mi interessava era la Fossil Hall, cioè quella con i fossili e le ricostruzioni dei dinosauri (tra cui il T-Rex), ma c’era troppa gente e siamo praticamente scappati.

Ad ogni modo tornerò a visitare questo museo con calma in futuro, tanto i dinosauri e le ricostruzioni degli altri animali non scappano. Vero?