Ora sono le 3:13am, da voi le 9:13. Il nuovo anno è arrivato quasi dappertutto, sperando che sia un ottimo anno per tutti, anche se purtroppo è più una frase fatta che una reale speranza.

Il mio capodanno è andato diversamente da come l’avevo programmato, ma l’ho passato comunque bene.

Sono uscito questa mattina verso le 10:30, mi sono fermato sulla 42th a mangiarmi un bagel con cream cheese (tipo Philadelphia, per intenderci) per colazione e poi sono andato subito a Times Square per vedere la situazione. C’era già un po’ di gente in attesa seduta in terra sui marciapiedi, ma non tantissima. Ho aspettato un po’, poi ho fatto un giretto e poi a mezzogiorno mi sono allontanato per andare a comprare qualcosa da mangiare/bere più tardi come “cena” e già che ero in giro (e già che aveva iniziato a piovere) ho pensato di far pranzo per avere la pancia piena durante l’attesa della mezzanotte.
Ho quindi fatto pranzo al Chipotle, la catena di mexican grill, dove mi son mangiato un buon burrito (era da un po’ che non lo mangiavo).

Poi sono tornato dov’ero prima, all’angolo tra la 46th e la 7th, a pochi passi dal Nivea Kiss Stage e ho aspettato, aspettato e aspettato ancora.

Verso le 15:30 la polizia ha pensato bene di far uscire la gente dalla piazza, ci hanno detto di uscire, rientrare dalle 49th e poi tornare lì. Così, anche se poco convinto, sono uscito e mi son diretto qualche strada più a nord. Purtroppo però lì la polizia ci diceva che era chiuso e dicevano di andare più a nord.

Alla fine sono riuscito ad entrare solo alla 52th, per poi ridiscendere lungo la 7th Avenue fino all’altezza della 50th. Oltre non si poteva andare perché era già pieno.

Quindi ho aspettato diverse ore per niente. Mi aspettavano comunque ancora 8 ore prima della mezzanotte, da passare fermo in piedi, senza più vedere il palco. Ho deciso di aspettare un paio d’ore, fino alle 18:00, per vedere l’accensione della sfera e capire se sarebbe valsa la pena stare lì, ma la sfera si vedeva a malapena, lo spettacolo lo si vedeva solo in uno schermo sotto la sfera e non arrivava l’audio, quindi sarebbe stato inutile dal mio punto di vista stare lì ancora.

Così ho deciso di accettare l’invito a cena da parte di Armando, il mio amico fotografo brasiliano conosciuto al ICP. Sono quindi uscito dalla massa di gente, mi sono diretto verso la metropolitana e sono andato a Brooklyn dove lui ha affittato un appartamento.

Lì in compagnia sua, della moglie, dei due bimbi, di un suo amico (che ho già visto qualche volta) e della sua ragazza, abbiamo passato la serata al caldo, mangiando risotto con funghi e carne, bevendo birra e come dessert fondue di cioccolata con frutta.

Ogni tanto guardavamo lo spettacolo in televisione, ma in realtà non credo di essermi perso troppo, se non l’idea di passare il capodanno a Times Square. Magari ci proverò in futuro, usando qualche altra tattica per stare al posto giusto al momento giusto.

Quindi anche se non era proprio il capodanno che mi aspettavo di passare a New York, è andato bene perché l’ho passato in buona compagnia!